Nell’ambito delle Valutazioni del Rischio ai sensi del D.Lgs. 81/08 può essere considerato anche il rischio da esplosione derivante dalla presenza di polveri di pelle e pertanto è necessario effettuare una specifica valutazione al fine di individuare eventuali azioni di messa in sicurezza delle industrie conciarie o degli opifici dove effettuano lavorazioni meccaniche delle pelli finite.

 

In ragione dei dati di letteratura, è stata predisposta Nota tecnica a supporto (disponibile qui) in cui si evidenzia come esista una correlazione diretta tra le dimensioni di tali polveri ed il pericolo della relativa combustione.
Infatti, le polveri più grossolane tendono ad “inertizzare” le polveri più fini grazie a fenomeni di diluizione della concentrazione e raffreddamento.
Risulta infatti più difficoltoso il riscaldamento di polveri di grande diametro rispetto a quelle più piccole, per effetto di una minore superficie di scambio a parità di volume.

 

Al fine di caratterizzare le polveri di pelle, in relazione al rischio combustione, risulta quindi utile determinarne il profilo granulometrico e la relativa mediana.

Presso il Laboratorio di Prove Avanzate della Stazione Sperimentale è possibile effettuare tale determinazione, secondo il metodo ASTM D 1921.

 

Dott. Gianluigi Calvanese
Responsabile dell’Area Analisi, Certificazione e Consulenza

Pubblicato il: 20 Lug 2020 alle 08:19

 

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